venerdì 24 settembre 2010

La destra

Ma cos’è la destra cos’è la sinistra…
Cantava l’indimenticabile Giorgio Gaberscik in arte Giorgio Gaber.
Certo le sue scherzose categorie della destra e della sinistra non sempre corrispondono.
Io, per esempio, sono da sempre uno sfigato di sinistra, ma d’inverno alla doccia di sinistra preferisco la mia ora di bagno bollente di destra, con un buon fumetto e magari un bicchiere di prosecco.
Ma la destra e la sinistra esistono ancora, credo. Almeno esistono nelle nazioni che a noi dovrebbero essere più affini, le cosiddette democrazie occidentali.



Per il momento lasciamo da parte la sinistra in Italia oggi. Nonostante le chiacchiere che circolano sul web, io non sono poi così cattivo e non voglio fare piangere qualche milione di persone parlandone.
Oggi ho voglia di parlarvi della destra, della destra nelle democrazie occidentali. In alcuni di questi paesi la destra è al governo, vedi ad esempio Francia, Germania e Inghilterra. In altri è all’opposizione, vedi Spagna.
In questi paesi la destra si comporta in modo stranissimo per quelli che sono gli usi e i costumi italiani.
Non fa delle cose che agli italiani possono sembrare perfettamente normali.
Per esempio, non fa ministro un nano da giardino, che poi va a dire ai coniglietti pavidi del maggior partito di opposizione che sono degli squadristi.
Non ha dei leader di partiti al governo che esprimono il loro commento ai fatti politici con il dito medio teso oppure con le pernacchie, che dichiarano che con la bandiera nazionale loro si puliscono il culo e poi quando diventano ministri giurano fedeltà allo Stato.
Magari quella destra lì, quella dei nostri vicini, pensa che governare uno Stato equivalga a identificarsi con lo Stato stesso e non andare in giro per il mondo a sparlare degli altri poteri dello Stato.
Certo qualcosa di normale la destra la fa pure in questi paesi.
Per esempio, c’è un capo di governo che porta i tacchi alti come si usa in Italia per i capi di governo (non parlo di Angela Merkel, lei li porta normali), che ha commesso l’errore di sposare un’attrice italiana molto più visibile di lui e che butta fuori i Rom sperando di conquistare i voti degli xenofobi.
Ma di cose strane quella destra ne fa. Le televisioni di Stato mandano in onda le notizie senza ignorarne nessuna, pensate un po’, e non gli editoriali, schierati sfacciatamente da una parte politica, dei loro direttori.    E lasciano i giornali liberi di dare le notizie senza cercare di imbavagliarli. Pensate che i giornalisti fanno quasi tutti i giornalisti e non i servi del potere. Del resto là governano senza avere la necessità di possedere in prima persona televisioni o giornali, che sfilano in corteo suonando la banda dietro il capo di governo.
Anzi, sono così strani che, se un povero cristo ha bisogno di entrare in politica per azzerare i suoi debiti e i suoi guai giudiziari, non glielo permettono se ha qualche piccola televisione senza importanza e qualche giornale intestato magari al fratello, alla moglie o alla prozia.
Che destra barbara che c’è fuori d’Italia!
Non parliamo poi delle leggi. Fanno delle leggi, signora mia, per quello che pensano siano l’interesse della loro nazione e degli elettori che li hanno mandati al governo, invece di pensare a leggi rivolte verso l’interesse del proprio orticello. Glielo abbiamo dovuto far vedere noi cosa sono le leggi ad personam.
E fanno pure delle leggi che in tempo di crisi aumentano le risorse per l’istruzione e la ricerca, senza capire che la vera cosa importante, in tempi di crisi, è non toccare i patrimoni dei ricchi, come abbiamo capito noi che abbiamo tagliato i servizi per i poveracci.
Se arriva un capo di un altro governo in visita, che ne so… un dittatore africano, per esempio, non gli baciano le mani e non gli mettono a disposizione la propria capitale. Pensate come sono inospitali!
E non gli regalano neanche le motovedette per fargli sparare sui propri pescatori.
E, udite udite! Se gli uomini della destra di quei paesi sono sfiorati, semplicemente sfiorati, da un’accusa o da uno scandalo, non si mettono a gridare alla persecuzione giudiziaria dei giudici comunisti, ma, cosa inaudita, si dimettono dalle loro cariche.
E sono talmente ingenui che credono che i comunisti non esistano più.
Poi, diciamolo, quella destra lì, quella fuori d’Italia non ha gusto estetico.
Quando si tratta di scegliere i membri del parlamento o del governo, sceglie in base solo alla competenza, inaudito. E così si ritrovano compententissimi professori strabici e con la pancetta invece di splendide ragazze appena uscite da un programma televisivo.
Pensate che fanno ministri della cultura persone che sanno cos’è la cultura, invece di servi devoti che scrivono poesie idiote.
Magari sono pure razzisti. I poveri nani da giardino li lasciano in giardino e non li fanno mai ministri.
Ma è chiaro che è normale che in Europa le cose vadano diversamente. Qui in Italia, cioè in Africa del Nord-Nord, la destra ha capito come si deve governare.
Hanno capito tutto e infatti li votiamo.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono

cantava il già citato e sempre rimpianto Giorgio Gaberscik in arte Giorgio Gaber.

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