lunedì 8 novembre 2010

Igienista dentale, il cavaliere e le altre

Igienista dentale… igienista dentale… che tipo di lavoro sarà mai? Da quel perfetto ignorante che sono, la prima cosa che mi viene in mente  è l’igiene dentale, quindi mi immagino una persona che mi passa con magia il filo interdentale e mi lava splendidamente i denti e poi mi porge il bicchiere col collutorio per gli sciacqui, più o meno come farebbe una manicure con un’altra parte del mio corpo, se io le affidassi le mie dita invece di tagliarmi le unghie da me.

Politicamente Scorretto

Vi avviso subito. Questo mio pezzo potrebbe sembrare a qualcuno politicamente scorretto.
Vi do notizia di due crimini.
Il primo è l’aggressione di uno sconosciuto ai danni di Daniele Capezzone, portavoce nazionale del Pdl.
Aggressione assolutamente da condannare. Anche uno come Daniele Capezzone deve essere libero di girare per le strade senza essere preso a pugni in faccia da un perfetto idiota.

Massimo Ferretti Santin

Nessuno dei miei amici, dei miei compagni di studi, dei conoscenti della mia antica famiglia avrebbe mai sospettato che, con la mia laurea, a pieni voti alla Bocconi, e i miei masters negli US, invece di diventare un manager da mezzo miliardo all’anno, delle vecchie lire intendo, al lordo delle tasse, io finissi per fare, come per vent’anni ho fatto, l’assassino a pagamento, fino a quando qualcosa che avevo senza volere saputo, e che non dovevo sapere, aveva spinto i miei ultimi clienti a pagare perché fossi io, stavolta, ad essere ucciso.

Giornalismo spazzatura

Esiste in Italia, come nella altre nazioni, l’Ordine dei Giornalisti.
Il problema dell’Italia è che di questo ordine fanno parte figuri che giornalisti non sono o non sono più.
Accumulare dossier contro un avversario, fondati su documenti falsificati, vedi il caso Boffo, fornire notizie false senza mai smentirle, anche quando come false sono poi manifestamente riconosciute, omettere sui propri giornali o telegiornali le notizie scomode per il proprio mandante è forse giornalismo?

Riflessioni di Giacomo Casanova

La mia storia è quella di uno scapolo, giunto nel 1791 a sessantasei anni, il quale si è impegnato principalmente, durante la sua vita, a coltivare il piacere dei sensi, non avendone trovato di più importante.
Sentendosi nato per l’altro sesso, l’ha sempre amato e fin da principio se ne è fatto riamare.
Gli è piaciuta anche la buona tavola.
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